Desideriamo condividere con voi la ricca esperienza di uno dei distributori attraverso le parole di Vincenzo Iezzi, informatore scientifico di Ecupharma. In questa breve intervista Vincenzo descrive le caratteristiche principali di Cogiton, il nostro integratore alimentare clinicamente testato e brevettato per la salute del sistema nervoso centrale.
Cogiton è un integratore alimentare con un’azione specifica sulle funzioni del sistema nervoso centrale. La sua specificità è legata alla sua composizione unica: ginkgo biloba, carnosina, vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B6, B9, B12) e complesso antiossidante (Vit. E, Vit. C, β-carotene, Coenzima Q10, Selenio, L-Cisteina).
La presentazione ai neurologi parte sempre dall’evidenza epidemiologica. Si registra un costante aumento globale della popolazione anziana e, con l’avanzare dell’età, si assiste a un declino delle funzioni cognitive. Il declino cognitivo è una minaccia per la salute pubblica perché evolve invariabilmente in Mild Cognitive Impairment (MCI), malattia di Alzheimer (AD) e altri tipi di demenza, con conseguenze rilevanti sugli aspetti sanitari e socio-economici.
Tra i fattori eziopatogenetici del declino cognitivo, oggi si presta sempre più attenzione allo stress ossidativo (OS). Il cervello è caratterizzato da un metabolismo glucidico predominante con un elevato consumo di glucosio e O2, che causa la continua formazione di specie reattive dell’ossigeno (ROS) in grado di ossidare lipidi, proteine e acidi nucleici, danneggiando le cellule. In condizioni normali, il danno indotto dai ROS è contrastato dai sistemi antiossidanti endogeni. Tuttavia, la progressiva riduzione di queste difese, dipendente dall’età, crea una condizione di squilibrio tra i processi ossidativi di origine metabolica e le capacità antiossidanti delle cellule. In queste condizioni, si possono instaurare circoli viziosi che inducono l’accumulo di omocisteina, un noto fattore di rischio per le malattie vascolari e neurodegenerative. L’omocisteina è caratterizzata da attività pro-ossidanti che possono portare alla disfunzione endoteliale e amplificare la formazione di ROS.
Infine, l’elevato livello di glucosio circolante è responsabile dei processi di glicazione delle proteine cellulari: le proteine glicate perdono alcune delle loro proprietà, con conseguenze significative sul metabolismo e sulle funzioni cellulari. Il loro accumulo provoca l’apoptosi cellulare.
Cogiton rappresenta la soluzione specifica e completa per migliorare i sintomi legati all’invecchiamento precoce e allo stress ossidativo. Infatti, la combinazione unica dei suoi ingredienti permette a Cogiton di svolgere un’azione specifica, sinergica e armonizzata:
Il Ginkgo Biloba contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo, agisce efficacemente sulla memoria e sulle funzioni cognitive e preserva la normale circolazione sanguigna e la funzione del microcircolo. Riduce la viscosità del sangue inibendo il PAF (fattore di attivazione piastrinica).
La carnosina possiede un’attività di scavenger dei radicali liberi e contrasta i fenomeni di glicazione proteica.
Le vitamine B1, B2, B3, B6, B9, B12 modulano i livelli di omocisteina (fattore di rischio neurodegenerativo e cardiovascolare), migliorano l’efficienza delle difese antiossidanti intervenendo nel metabolismo cellulare e promuovono la sintesi di cisteina.
Il cervello umano è l’ultimo organo a completare lo sviluppo anatomico e funzionale, ma è anche il primo a iniziare l’invecchiamento. Possiede da 20 a 100 miliardi di cellule nervose. Di queste ne perde circa 10.000 al giorno fino ai 25 anni e 100.000 al giorno dai 25 ai 45 anni; dopo questa età la perdita giornaliera aumenta ulteriormente. I primi cambiamenti anatomici che indicano l’invecchiamento cerebrale inizierebbero già intorno ai 25-30 anni di età e riguardano il numero di neuroni, le connessioni tra di essi e il loro funzionamento. In questo contesto, il ruolo dello stress ossidativo e del metabolismo del glucosio è innegabile.
I medici sono pronti a considerare questi aspetti e ad attuare strategie di intervento adeguate. Sono consapevoli che la percentuale di anziani tra i loro pazienti è in costante aumento, ma purtroppo spesso hanno tempo e risorse per concentrarsi solo sulle malattie croniche (ad esempio cardiovascolari, prostatiche, respiratorie, ecc.), avendo meno tempo per adottare strategie per contrastare le fasi iniziali dei processi di invecchiamento. Pochi medici di famiglia offrono ai loro pazienti terapie per migliorare i sintomi dell’invecchiamento cerebrale. Quando il paziente giunge all’attenzione del neurologo, spesso i deficit sono molto pronunciati e i margini di intervento sono più ristretti, in quanto l’uso di farmaci anti-demenza ed eventualmente di terapie di supporto sinergiche hanno un’efficacia ridotta in questi casi. Alcuni specialisti riescono ad arruolare prima i pazienti anziani e a trattarli con Cogiton. In questi casi, il riscontro è positivo, innanzitutto perché diversi pazienti mostrano miglioramenti, soprattutto per quanto riguarda l’attenzione e la memoria di lavoro, ma anche perché i pazienti con un marcato deterioramento cognitivo (in base alla valutazione MMSE) non peggiorano a lungo termine. Il feedback positivo è condiviso anche dai familiari e dagli assistenti.
Cogiton è certamente l’integratore alimentare più specifico e completo tra quelli indicati per il deterioramento cognitivo. I medici, i pazienti e soprattutto i loro caregiver ne riconoscono, anche se con sfumature diverse, l’efficacia e la capacità di migliorare la qualità della vita. L’aspetto più critico è la tempistica dell’intervento. Quando il paziente viene indirizzato al trattamento, spesso è già oltre la MIC e l’intervento terapeutico può solo mantenere la condizione di base o rallentarne il peggioramento. Come affermano alcuni esperti, il problema è culturale: dobbiamo lavorare sulla prevenzione e trattare il deterioramento cognitivo quando ancora non c’è evidenza di esso.
Cogiton contrasta gli effetti deleteri dello stress ossidativo e dei processi di invecchiamento correlati. L’uso in prevenzione (come nootropo) può migliorare ulteriormente la qualità della vita dei pazienti e di chi li assiste.